LA BASILICA DI COLLEMAGGIO

LA BASILICA DI COLLEMAGGIO

A cura di Francesca Massaro, Storica dell’arte
 

Foto di Raniera Patavino
 
La basilica di Collemaggio sorge su un piccolo promontorio alle porte della città dell’Aquila ed è considerata la chiesa più famosa della città.
La tradizione vuole che Pietro da Morrone, il futuro Papa Celestino V, tornando da Lione sostò sul Colle Maggio e qui gli venne in sogno la Vergine Maria che ordinò di costruire una chiesa in Suo onore. I lavori iniziarono nel 1287 e già nel 1294 nella basilica avvenne l’incoronazione a Papa di Pietro. Il vasto piazzale verde davanti la chiesa ne evidenzia la magnifica facciata, a coronamento orizzontale, formata da un reticolato di pietre bianche e rosse che si intrecciano nel disegno seriale di una croce greca.
 
La facciata, completata nel XV secolo, è caratterizzata da tre grandi portali e da tre rosoni divisi, in orizzontale, da una cornice cosmatesca. Il portale centrale è impreziosito da tabernacoli che in origine contenevano statue. Tutti i portali sono sormontati da rosoni di cui quello centrale ha un diametro di ben cinque metri e una duplice raggiera. La torre ottagonale nacque come campanile della chiesa originaria per diventare in seguito un pulpito.
 
L’interno della basilica è diviso in tre grandi navate ed è stato restituito alle forme originali da importanti restauri risalenti agli anni settanta del ‘900 che hanno avuto il merito di eliminare la decorazione barocca con cui era stata ricoperta la chiesa dopo il sisma del 1703. Dagli stucchi barocchi sono emerse le colonne ottagonali, le doppie arcate a sesto acuto e numerosi affreschi alle pareti; il ricco pavimento cosmatesco conserva le lastre tombali degli antichi abati dell’ordine dei Celestini. In fondo alla navata di destra è stato collocato il mausoleo di Celestino V, opera rinascimentale dell’artista Girolamo da Vicenza.
 
Sulla parete di sinistra si apre la Porta Santa, istituita sei anni prima rispetto a quelle di Roma, l’unica esistente al di fuori della capitale, a ricordo della Bolla della Perdonanza che
Celestino V volle donare alla città in occasione della sua elezione a Papa. Ogni anno, alla fine del mese di agosto, si celebra un Giubileo (detto appunto Perdonanza Celestiniana) che libera da ogni peccato chiunque, pentito, attraversi la Porta Santa della basilica. All’esterno la Porta si presenta semplicemente con colonne ed archi a tutto sesto, lunetta affrescata e, in alto, lo stemma dell’Aquila. La basilica è fiancheggiata dal grande convento e immersa nel verde del Parco del Sole.
 
A causa del terremoto del 2009, la struttura ha riportato gravi lesioni ed è stata chiusa al pubblico a partire dal 2013; attualmente è in fase di restauro e se ne prevede la riapertura nel dicembre 2017.