LA BASILICA DI SAN BERNARDINO

LA BASILICA DI SAN BERNARDINO

A cura di Francesca Massaro, Storica dell’arte
 


Foto di Raniera Patavino
 
La basilica di San Bernardino sorge nel centro storico dell’Aquila, lungo una via che prende il nome dal celebre santo, a pochi metri da Corso Vittorio Emanuele II. Può considerarsi, insieme alla Basilica di Collemaggio, la chiesa-simbolo della città in virtù della sua importante storia e dei grandi artisti che vi hanno operato. Anche la sua postazione è scenografica poiché messa a coronamento di una monumentale scalinata che da Piazza Bariscianello arriva fino al sagrato della basilica creando un suggestivo trompe d’oueil man mano che si sale.
 
La storia della basilica è intrinsecamente legata alle vicende di San Bernardino da Siena, il quale nel 1444 decise di partire per diffondere gli insegnamenti evangelici nel regno di Napoli. Essendo gravemente malato tuttavia mori prematuramente, il 20 Maggio dello stesso anno, mentre si trovava a L’Aquila. Tradizione vuole che la salma del santo favorì una serie di miracoli in città, inducendo il popolo aquilano a chiedere a gran voce la canonizzazione del sacerdote. Così attraverso l’intercessione del frate e amico Giovanni da Capestrano, Bernardino venne proclamato santo appena sei anni dopo la morte. In suo onore tra il 1454 e 1472, venne costruita la basilica impiegando i migliori artisti abruzzesi. Il suo aspetto oggi è frutto di vari rifacimenti ma la struttura logistica è rimasta intatta: presenta una pianta a croce latina, divisa in tre navate con sei cappelle per lato; sul fianco orientale è situato invece il convento a quattro chiostri.
 

La facciata a coronamento orizzontale, stilema tipico dell’architettura ecclesiastica aquilana, è stata eseguita tra il 1525 e il 1542 su disegno dell’artista Cola dell’Amatrice che la divide in tre registri: in quello inferiore troviamo colonne binate di ordine dorico, in quello mediano colonne di ordine ionico e in quello superiore colonne di ordine corinzio. All’interno il prezioso soffitto settecentesco a cassettoni è stato eseguito da Ferdinando Mosca, mentre nella volta campeggia il dorato monogramma bernardiniano IHS affiancato da dipinti di Gerolamo Cenatiempo.
 

Il capolavoro assoluto della basilica resta però il Mausoleo di San Bernardino costruito dal maestro rinascimentale Silvestro dell’Aquila e da suo nipote Angelo tra il 1489 e il 1505. Situato nella quinta cappella a destra della navata centrale, ha base quadrilatera e le fattezze di una grossa arca, che nella parte inferiore conserva un’urna contenente le spoglie del Santo, oggetto di devozione dei fedeli.
 

Il sisma del 2009 ha fortemente danneggiato l’abside, il campanile, la cupola e parte del convento, ma grazie al meticoloso restauro appaltato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per Abruzzo, Lazio e Sardegna, i danni sono stati riparati. Il 2 Maggio 2015 la Basilica è stata riaperta al pubblico tornando ad essere punto di riferimento e motivo di orgoglio per l’intero territorio aquilano.